La particolare attenzione alle persone affette da disabilità ed agli anziani, sempre più assistiti nei trasporti grazie anche all’avvento dei servizi sociali gestiti dagli ospedali, portarono la società a specializzare una divisione nei primi anni ottanta dedicata ai mezzi speciali, creando quella che ancor oggi risulta un prodotto utilizzato seppur dopo notevoli evoluzioni tecniche: la pedana idraulica MB250 a montaggio laterale e posteriore.
Sviluppata completamente all’interno dell’azienda e dopo una progettazione durata 1 anno, MB250 divenne la soluzione più indicata per realizzazioni su piccoli mezzi e di medie dimensioni, accordando il dimensionamento compatto alla razionalità degli ingombri interni; in un epoca in cui ancora nessun costruttore di pedane vendeva sistemi di risalita per disabili, MB250 si presentò come la prima pedana in Italia per disabilità prodotta da una azienda italiana, presagendo a quel grande boom di richieste degli anni novanta che lanciò colossi mondiali come Ricon, Braun e Ratcliff.
Ancor oggi alcune realizzazioni vecchie di oltre 30 anni, circolano con il sistema MB250, segno di qualità, affidabilità essenzialià che rimangono elementi di riferimento per i costruttori di pedane mondiali.
Le trasformazioni per trasporto collettivo, immediatamente dopo, spaziarono negli allestimenti di mezzi come Fiat Ducato con installazione di sellerie singole sui lati del mezzo, facendo posto allo stivaggio delle carrozzelle centralmente con concept molto simili agli attuali ma con tecnologie di 40 anni fa.