Il Papa oggi 16 Aprile sarà nella Lampedusa greca, a Lesbo, dove “saluterà individualmente” (così recita il programma ufficiale del viaggio di mezza giornata) circa 250 richiedenti asilo.

Quindi firmerà una dichiarazione congiunta con il Patriarca Bartolomeo I di Costantinopoli e l’arcivescovo di tutta la Grecia, Ieronymos e ripartirà alla volta di Ciampino. In Vaticano intanto si dibatte sul senso della visita nel cuore dell’Egeo. Il presidente della Fondazione Migrantes, monsignor Gianfranco Perego, non ha dubbi: Francesco ci va per assestare un colpo all’Europa insensibile che chiude gli occhi dinanzi al dramma dei migranti in fuga dalle guerre e dalle violenze.

“Nel momento in cui crescono i muri, c’è una chiusura, c’è l’esternalizzazione verso la Turchia della protezione internazionale da parte dell’Europa, il viaggio diventa una critica forte a questa politica perché ritrovi la solidarietà e l’attenzione a un diritto fondamentale su cui si poggia la democrazia”, spiega.

Il veicolo utilizzato per il transfert del Santo padre, attrezzato secondo standard definiti con ingenieria Vaticana e delibere qualità FCA, è un Ducato Combi passo 4035L H2 con motore 150CV EURO 6, con interni dotati di poltrone in pelle bianca picottanti in seconda fila e disposzione "pastorale" per uso conferenza.

Il veicolo, in possesso della collezione privata della società, è ancora custodito nell'area delle auto "simbolo" della Olmedo.